La dispersione scolastica è un concetto ombrello sotto il quale si raggruppano le difficoltà e gli incidenti di percorso in cui gli studenti possono incappare nella loro carriera.
Si distinguono due dimensioni della dispersione. La prima, dispersione esplicita, è sinonimo di interruzione di frequenza, l’aspetto più gravido di conseguenze negative perché lo studente esce dal sistema prima di terminare il percorso e privo di un titolo di studi. Gli indicatori che ne danno conto riguardano l’interruzione durante il percorso scolastico e la dispersione a valle, ovvero in età successiva a quella di frequenza dei percorsi secondari.
La seconda, dispersione implicita, monitora l’aspetto qualitativo del fenomeno: la quota di ragazzi che riescono a concludere i percorsi ma con livelli di apprendimento e competenze non adeguati ai titoli ottenuti. Le analisi evidenziano ambiti e sottogruppi di studenti maggiormente a rischio dispersione.
Gli effetti dell’introduzione forzata e repentina della didattica a distanza, nell’anno scolastico appena concluso, saranno da monitorare, in particolare, in tali contesti e per tali studenti.
Qui 10 Numeri sulla dispersione scolastica in Piemonte, a cura di L. Donato.